“The Beauty of the Crisis": Greek street art in difficult times

in blurt-185364 •  2 months ago 

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"La bellezza della crisi": la street art greca in tempi difficili La grave crisi economica degli ultimi anni che ha messo in ginocchio il Paese sta diventando un'importante fonte di motivazione anche in Grecia. Naturalmente, questa non è la prima volta che un gruppo artistico di successo esce da momenti difficili. Chiaramente, la distruzione dell’economia ha senza dubbio promosso la creatività in Grecia e oggi i graffiti e l’arte in generale sono un importante mezzo di comunicazione, sia verbale che di protesta. La street art, in particolare, offre la possibilità di avere un vasto pubblico. Di conseguenza, la street art ha avuto un buon successo nella capitale greca.

“The Beauty of the Crisis": Greek street art in difficult times The severe economic crisis of recent years that has brought the country to its knees is also becoming a major source of motivation in Greece. Of course, this is not the first time that a successful art group has emerged from difficult times. Clearly, the destruction of the economy has undoubtedly fostered creativity in Greece, and today graffiti and art in general are an important means of communication, both verbal and protest. Street art, in particular, offers the possibility of a wide audience. As a result, street art has been quite successful in the Greek capital.

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In particolare, i giovani ateniesi usano i muri di casa come una tela per esprimere i propri sentimenti: frustrazione, rabbia, ansia, ecc. - così come i loro desideri e altre visioni del futuro. "Estetica della crisi", un progetto di ricerca etnografica, che abbraccia il campo della teoria urbana, della cultura visiva e degli studi sociali, cerca di identificare i simboli e le opzioni estetiche della crisi, analizzando l'arte urbanistica ad Atene attraverso la politica. Nell'ambito di questo progetto, Julia Tulke ha condotto una ricerca sul campo nella capitale greca tra gennaio e aprile 2013. La fotografia di strada è una parte importante del progetto che si concentra sulle aree di Exarchia, Kerameikos/Metaxourgeio e Psirri, piene di arte in strada . e graffiti. Oltre a creare un ampio archivio fotografico ed esplorare l'arte urbana a livello regionale, questo progetto prevede anche la realizzazione di interviste con artisti di strada, attivisti e ricercatori.

In particular, young Athenians use the walls of their homes as a canvas to express their feelings: frustration, anger, anxiety, etc. - as well as their desires and other visions of the future. “Aesthetics of Crisis,” an ethnographic research project spanning the fields of urban theory, visual culture and social studies, seeks to identify the symbols and aesthetic options of crisis by analyzing urban art in Athens through politics. As part of this project, Julia Tulke conducted field research in the Greek capital between January and April 2013. Street photography is an important part of the project, which focuses on the areas of Exarchia, Kerameikos/Metaxourgeio, and Psirri, filled with street art . and graffiti. In addition to creating a large photographic archive and exploring urban art regionally, this project also involves conducting interviews with street artists, activists, and researchers.

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Le fotografie di Tulke sono esposte in una galleria a Berlino: sono esposte 168 fotografie e selezioni di interviste. Lo scopo della mostra è diffondere a Berlino una breve storia sulla crisi raccontata sui muri di Atene per fare la differenza rispetto a quella proposta dai media e dai politici nell'estate del 2015, un giorno prima la crisi. è stato annunciato. Dopo le elezioni, Julia Tulke è tornata ad Atene per scoprire nuovi slogan, graffiti, manifesti, stencil e murales che cercavano di spiegare la reazione iniziale del popolo greco - in realtà quasi esclusivamente per "OXI" (NO) -, come mostrato. sul tetto della città.

Tulke's photographs are on display in a gallery in Berlin: 168 photographs and selections from interviews are on display. The purpose of the exhibition is to spread in Berlin a short story about the crisis told on the walls of Athens to make a difference from the one proposed by the media and politicians in the summer of 2015, a day before the crisis. was announced. After the elections, Julia Tulke returned to Athens to discover new slogans, graffiti, posters, stencils, and murals that tried to explain the initial reaction of the Greek people-actually almost exclusively for “OXI” (NO)-as shown. on the roof of the city

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Parlando del suo lavoro, Tulke spiega che l'attenzione è rivolta ai problemi attuali dal punto di vista della "realtà vivente" e del processo di cambiamento sociale. Vicini, vicini
È sempre seguito, e questo accenno di rimpianto perché non è abbastanza divertente, ha il diritto di sapere fino a che punto o chi ci ha lasciato. Ma se questo dura a lungo, è forte, è sicuro che durerà per sempre. Già sulla nave Ariadne Palace della "linea minoica", territorio greco e acque italiane, quando... Capita spesso che ciò sia commovente e che si rammarica di non aver tratto pieno vantaggio da alcuni che hanno diritto di esaminare la questione. dove o chi ci ha lasciato. Ma se questo dura a lungo, è forte, è sicuro che durerà per sempre. Già sulla nave Ariadne Palace della "linea minoica", territorio greco e acque italiane, quando gli ormeggi ci attraccavano ancora ad Ancona, una voce ci avvertiva di avanzare di un'ora: forse gli occhi, le voci dei marinai, Forse. Scrivere in lettere greche o spostare l'ora sul polso di soli 60 minuti ha funzionato a meraviglia.

Speaking about his work, Tulke explains that the focus is on current problems from the perspective of “living reality” and the process of social change. Neighbors, neighbors
It is always followed, and this hint of regret because it is not funny enough, has the right to know how far or who has left us. But if this lasts long, it is strong, it is sure to last forever. Already on the Ariadne Palace ship of the “Minoan line,” Greek territory and Italian waters, when... It often happens that this is poignant and regrets not having taken full advantage of some who have the right to examine the issue. where or who left us. But if this lasts long, it is strong, it is sure to last forever. Already on the ship Ariadne Palace of the “Minoan line,” Greek territory and Italian waters, when the moorings still docked us in Ancona, a voice warned us to advance an hour: perhaps the eyes, the voices of the sailors, Perhaps. Writing in Greek letters or moving the time on the wrist by only 60 minutes worked like a charm.

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Ho la sensazione che l'Italia sia lontana, dove presto tornerò alla memoria, dove era cambiata anche durante la telefonata. Una piccola sensazione di aver ritrovato buoni amici, di aver attraversato insieme l'Adriatico, quella notte di gatti impazienti nella stanza. Secondo le mappe viene dichiarato il lungo viaggio, dall'Epiro al Peloponneso, passando per la Tessaglia, la Grecia Centrale e l'Attica. E i nomi sognati nella storia d'Italia nei libri: Corfù, Itaca, Termopili, Delfi, Tebe, Corinto. Atene. Nomi che sembrano impossibili da trovare in qualunque atlante non fantasy. Sarà un piacere leggerli sui segnali stradali. Mi sveglio la mattina e mi dico che sono felice di aver fatto questo viaggio. E questa costa sul mare? "Albània", detto con un pizzico di incertezza chi aspetta chi, ​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​ad altri. "Albània", ripete ora più chiaramente, stringendogli la mano. La vista dal ponte sul porto di Igoumenitsa è buona anche per chi viaggia spesso via mare e sembra un lago. Il viaggio comincia con tutti i crismi: bel tempo, buona compagnia, ansia che va, non so dove. Non gli ho pagato il biglietto. Abbiamo incontrato la nostra guida, Elena che, ​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​

I have a feeling that Italy is far away, where I will soon return to memory, where it had changed even during the phone call. A small feeling of having found good friends again, of having crossed the Adriatic together, that night of impatient cats in the room. According to the maps the long journey is declared, from Epirus to the Peloponnese, via Thessaly, Central Greece and Attica. And the names dreamed up in the history of Italy in books: Corfu, Ithaca, Thermopylae, Delphi, Thebes, Corinth. Athens. Names that seem impossible to find in any non-fantasy atlas. It will be a pleasure to read them on road signs. I wake up in the morning and tell myself that I am glad I made this trip. And this coast by the sea? “Albània,” said with a hint of uncertainty who is waiting for whom, to others. “Albània,” he repeats now more clearly, shaking his hand. The view from the bridge over the port of Igoumenitsa is good even for those who often travel by sea and it looks like a lake. The trip begins with all the trappings: good weather, good company, anxiety going, I don't know where. I didn't pay for his ticket. We met our guide, Elena who.

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Parla con pathos, chiudendo gli occhi, forse vedendo in sé l'evento a cui ci permette di partecipare: la storia della signora Frosini gettata nel lago Ioannina per capriccio di Ali Pascià, amore folle e non corrisposto; o quello della donna tradita dal marito, che ha visto crollare il ponte che stava costruendo in Epiro... Ho perso il filo. Quando mi sono unita a lei, la donna è diventata un ponte, anche se vede la sua morte così vicina, è felice di sapere che un giorno suo fratello, separato da molto tempo dal suo paese, potrà passa di là. Mentre Elena parlava, vedevo il paesaggio intorno a noi. Cosa vivranno le persone qui? L'erba cresce contemporaneamente, in modo casuale, tra una pietra e l'altra, bassa e secca. Case insolite (ma dove sono le persone?), qualche grosso uccello e poi arnie su arnie, scatole grandi e belle, giocattoli sul ciglio della strada. Che sapore avrà questo miele? Smog? No, nessuno viene da qui! E si sospetta che questo sia sostenuto da una strada stretta e poco frequentata, nella quale può dormire anche un gruppo di capre. Il problema è quando in tutte queste zone si incontrano due auto pesanti o lunghe:

He speaks with pathos, closing his eyes, perhaps seeing in himself the event in which he allows us to participate: the story of Mrs. Frosini thrown into Lake Ioannina at the whim of Ali Pasha, mad and unrequited love; or that of the woman betrayed by her husband, who saw the bridge he was building in Epirus collapse... I lost the thread. When I joined her, the woman became a bridge, even though she sees her death so close, she is happy to know that one day her brother, long separated from his country, will be able to pass that way. As Elena spoke, I could see the landscape around us. What will people live here? Grass grows simultaneously, randomly, between stones, low and dry. Unusual houses (but where are the people?), a few big birds and then beehives upon beehives, big and beautiful boxes, toys on the side of the road. What will this honey taste like? Smog? No, no one comes from here! And one suspects that this is supported by a narrow, little-used road, in which even a group of goats can sleep. The problem is when two heavy or long cars meet in all these areas:

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o ti prepari con calma per arrivare anche più del previsto, oppure sei cauto e passi senza speranza che Dio ti aiuti. Marco, l'autista, guida come se andasse a petrolio; dopo mi ha rimproverato perché nel monitor vedeva che avevo dormito per un po'. Gli dico che mi minaccia e che non avrò il coraggio di interromperlo ancora. Lui mi tira su di morale guardandomi: "Dormi, dormi, alla macchina ci penso io". È sempre bello sapere che qualcuno si prende cura di te. L'alveare è stato miele per i miei desideri; era come se tutte le api del mondo fossero riunite lì, in stretta assemblea, al buio, in queste cellette dove tutti sapevano cosa fare. Inoltre, lascio volentieri che facciano il loro lavoro e mangio i dolci che ne derivano che ci rendono felici ovunque.

you either take your time to prepare to arrive even longer than planned, or you are cautious and pass without hope that God will help you. Marco, the driver, drives like he is going on oil; afterwards he scolded me because he could see in the monitor that I had slept for a while. I tell him that he threatens me and that I will not have the courage to interrupt him again. He cheers me up by looking at me, “Sleep, sleep, I'll take care of the car.” It is always good to know that someone is taking care of you. The hive was honey for my desires; it was as if all the bees in the world were gathered there in close assembly, in the dark, in these little cells where everyone knew what to do. Also, I gladly let them do their work and eat the resulting sweets that make us happy everywhere.

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All'improvviso Elena cambiò tono, cominciò a parlare di immagini bizantine, non fisiche, ma spirituali perché l'immagine deve arrivare agli occhi di Dio. Andremo a Meteora. Dopo ore di racconti e risate con i miei compagni di viaggio, il luogo storto sta prendendo forma. Le pietre diventano protagoniste indiscusse. Sembra l'ambientazione di un blockbuster (infatti, uno dei tanti film spaventosi di 007 è stato girato qui); questi punti di pietra, scolpiti nel cielo di vetro, forano l'aria; hanno l'aspetto di cumuli di cartapesta, esuberanti e gravi nel mare scomparso da millenni, sopra il quale sono cresciute costruzioni e confini con zero, tutto e niente. Roccia su roccia, nella roccia, il monastero è schiacciato nella terra, con gli occhi fissi al cielo.

Suddenly Helen changed her tone, began to talk about Byzantine images, not physical, but spiritual because the image must reach God's eyes. We are going to Meteora. After hours of stories and laughter with my fellow travelers, the crooked place is taking shape. The stones become the undisputed protagonists. It looks like the setting of a blockbuster (in fact, one of the many scary 007 movies was filmed here); these points of stone, carved into the glass sky, pierce the air; they look like piles of papier-mâché, exuberant and serious in the sea that disappeared millennia ago, over which buildings and borders with zero, everything and nothing have grown. Rock upon rock, in rock, the monastery is crushed into the earth, its eyes fixed on the sky.

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Ho letto da qualche parte, in uno dei rari fogli di carta con scrittura italiana, "Meteore: dove Dio tocca la pietra" e penso che sia più vero il contrario. Stiamo discendendo e ascendendo alla Grande Meteora, che. Cambiamento o Metamorfosi perché dicono che le loro storie sono piene di metamorfosi. Hai la sensazione di essere in cima al mondo senza avvertire il minimo mal di testa. Dobbiamo accettare con l'anima l'infinità del cielo e della pietra, che è straordinario capire che è possibile: rischiamo però di avere la sensazione di fare tutto. La sera, dalla mia camera d'albergo a Kalambaka, ho compreso appieno il significato del nome Meteor in questi monasteri bizantini. Se molte cose qui sono ormai purtroppo lasciate al caso, ed etimologia e toponomastica hanno un motivo preciso: nel buio generale, da lontano, vedo la luce e si ha facoltà di parlare è sospeso nell'aria ma che, ora lo so, è .I read somewhere, in one of the rare papers with Italian writing, “Meteors: where God touches stone,” and I think the opposite is more true. We are descending and ascending to the Great Meteor, which. Change or Metamorphosis because they say their stories are full of metamorphosis. You have the feeling of being on top of the world without feeling the slightest headache. We have to accept with the soul the infinity of heaven and stone, which is extraordinary to understand that it is possible: however, we risk having the feeling of doing everything. In the evening, from my hotel room in Kalambaka, I fully understood the meaning of the name Meteor in these Byzantine monasteries. If many things here are now unfortunately left to chance, and etymology and toponymy have a specific reason: in the general darkness, from a distance, I see the light and one is empowered to speak is suspended in the air but that, I now know, is .

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nato dalla terra. A Kalambaka ho trovato un kombolóï, un bellissimo "principio di preoccupazione", che diffonderò e con cui giocherò per distruggere i pensieri negativi: li cerco ma qui, dove sono nati, non mi saranno utili. tra le nuvole: Dopotutto ci aspettano le pianure della Tessaglia, nella Grecia centrale, ricoperte di pioppi. Da lì l'atmosfera prende vita. Un paesaggio infinito di alberi marroni e ciuffi bianchi. Solo Françoise riesce a svolgere la sua parte, gli altri conservano dei ricordi. Corriamo verso il sito archeologico, verso Delfi e ai suoi piedi il Tempio di Apollo e di Atena Pronaia che si intravede in lontananza. Elena coglie l'occasione per ricordare la bellissima nascita di Atena e la sua speciale amicizia con Pallade, la cui morte lasciò la dea così depressa che volle costruirsi una bambola a somiglianza della sua amica morta. Anche Roberto Calasso si sofferma sulla storia di Pallade Atena nel suo libro "Nozze di Cadmo e Armonia". Lo comprerò sicuramente dalla mia libreria. Ce l'ho da anni: credo sia arrivato
born from the earth. In Kalambaka I found a kombolóï, a beautiful “worry principle,” which I will spread and play with to destroy negative thoughts: I look for them but here, where they were born, they will be of no use to me. in the clouds: After all, the plains of Thessaly, in central Greece, covered with poplars, await us. From there the atmosphere comes alive. An endless landscape of brown trees and white clumps. Only Françoise manages to play her part, the others retain memories. We run toward the archaeological site, toward Delphi and at its foot the Temple of Apollo and Athena Pronaia that can be glimpsed in the distance. Helen takes the opportunity to recall the beautiful birth of Athena and her special friendship with Pallas, whose death left the goddess so depressed that she wanted to build herself a doll in the likeness of her dead friend. Roberto Calasso also dwells on the story of Pallas Athena in his book Marriage of Cadmus and Harmony. I will definitely buy it from my bookstore. I have had it for years: I think it has arrived

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