La musica italiana
Cosa è?
La musica italiana è la colonna sonora dell'Italia, l'anima nascosta del Nostro Bel Paese, forse grazie alla musica italiana i vostri nonni o i vostri genitori si sono incontrati, si sono amati, sono rimasti insieme, hanno superato le difficoltà, si sono divertiti hanno ballato, cantato, sognato, pianto, riso eccetera
Dove e quando nasce
Nasce con Bellaciao anzi Bellaciau per essere precisi, nella sua versione originale cantata dalle Mondine. Com'è il Blues e tutta la musica afroamericana nascono nei campi di cotone degli Stati Uniti del sud, la musica italiana nasce nei campi di riso dal canto delle Mondine.
La musica italiana in seguito fu influenzata dal melodramma e dalla canzone napoletana. Sia il melodramma sia la canzone napoletana proponevano delle melodie molto orecchiabili, da cantare a voce spiegata, su testi spesso di argomento amoroso o sentimentale. Queste caratteristiche costituiranno gli elementi della canzone melodica (o “all'italiana”). Enrico Caruso nasce a Napoli nel 1874.
Negli anni venti
Negli anni venti si diffondono anche in Italia i dischi e la radio, che permettono di ascoltare canzoni straniere e quindi mettono in crisi il predominio incontrastato della canzone melodica. Anche con il cinema sonoro si diffuse la conoscenza di stili musicali completamente diversi da quelli tradizionali.
Negli anni 30
Negli anni 30 il fascismo conduceva una politica di tipo nazionalistico anche in campo musicale, cioè ostacolava il più possibile la diffusione delle canzoni straniere. Il regime incoraggiava viceversa la diffusione di canzoni di stile tradizionale, di carattere allegro e spensierato, spesso dal contenuto banale e insignificante, che davano l’idea di un Italia in cui tutto andava bene e la gente non aveva problemi.
Alla fine degli anni trenta incominciavano però a diffondersi anche in Italia le cosiddette orchestre ritmiche che proponevano versioni italiane di grandi successi stranieri. Da ricordare "Una strada nel bosco" di Claudio Villa per incoraggiare i giovani ad entrare nella Resistenza.
Dopo la seconda guerra mondiale
Dopo la seconda guerra mondiale in Italia si diffusero velocemente tutte le mode straniere: dalle canzoni di Cole Porter e Frank Sinatra al jazz di Louis Armstrong e Benny Goodman, dalle colonne sonore dei film di Hollywood ai ritmi sudamericani della samba e della rumba.
Nel 1951, forse per rilanciare la tradizione canora nel nostro paese, nasce Sanremo il festival della canzone italiana. A Sanremo, fin dagli inizi, dominano i cantanti che ripropongono i testi e le melodie più tradizionali: Nilla Pizzi, Claudio Villa, Luciano Tajoli e Achille Togliani.
Trionfano canzoni con titoli come Grazie dei fior, Tutte le mamme, Vola colomba ecc.
I temi sono sempre gli stessi (l’amore, la mamma, qualche volta la patria) e per di più trattati con molta retorica: in pochi anni il festival di Sanremo diventa il simbolo dell’Italia sentimentale e lacrimosa.
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