
Il buon scalatore non è quello muscoloso, coraggioso, vanitoso. Nessuna di queste e simili doti permette scelte e comportamenti idonei alla sicurezza, alla soddisfazione. Il buon scalatore è quello che ascolta il terreno. Per lui, è il terreno che dice la verità. Così muovendo, è in grado di non farsi prevaricare dalle proprie paure, dalle proprie ideologie, dalle proprie vanità. Egli non è lì per affermare se stesso, ma per capire, scoprire, creare. Capire, scoprire e creare la combinazione di spinte, trazioni e orientamento ideale per stare e, dallo stare, proseguire.